Testi di Aldo Venturini
Libri di Francesco Saverio Merlino curati da Aldo Venturini
Revisione del marxismo (1945)
► A. Venturini, Avvertenza e Schizzo biografico-teorico di Saverio Merlino, in F.S.Merlino, Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale, Bologna, Libreria Editrice Minerva, 1945, pp. 315.
Nel secondo dopoguerra Venturini pubblicò diversi volumi di scritti merliniani, e a lui si deve principalmente la riscoperta e la rivalutazione di Merlino nella cultura politica italiana. Nella scelta e nell’accostamento dei testi, nelle introduzioni biografiche e critiche, nelle note e nelle bibliografie di questi libri risaltano sempre l’accuratezza filologica e la sensibilità interpretativa del curatore.
Già nella tarda primavera del 1945, appena caduto il fascismo, apparve il primo di questi volumi: Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale. L’ampia introduzione storico-critica di Venturini porta la data dell’agosto 1943, e una nota avverte che “la presente pubblicazione era pronta per essere data alle stampe sul finire del 1943; ma per ragioni varie, facili ad immaginarsi, non ha potuto veder la luce prima di oggi”. Questo significa che la preparazione del libro era stata fatta negli anni del regime, e che la composizione e la stampa dovettero essere curate mentre perdurava l’occupazione tedesca. Si tratta di un’antologia di scritti di Merlino, in gran parte tratti dalla «Rivista Critica del Socialismo» da lui diretta per tutto l’arco dell’anno 1899, a cui collaborarono quasi tutti i maggiori protagonisti europei della revisione del marxismo di fine secolo, in particolare Bernstein e Sorel, e che a distanza di più di quarant’anni risultava già di difficile reperibilità. Il libro conteneva inoltre altri scritti precedenti di critica del marxismo, e altri saggi posteriori. Tra questi ultimi particolare rilevanza avevano il testo Partito socialista o partito operaio?, scritto in polemica con Turati e apparso sul supplemento al n. 15 del 18 agosto 1901 del periodico milanese «La Folla», l’opuscolo Fascismo e democrazia, edito nel 1924 dalla rivista «Pensiero e Volontà» diretta da Malatesta, e un brano – i due capitoli conclusivi – tratto dal volumetto Politica e Magistratura edito da Gobetti nel 1925. In Appendice, tra l’altro, compariva anche il testo dell’arringa in difesa di Gaetano Bresci, pronunciata dinanzi alla Corte d’Assise di Milano il 29 agosto 1900.
Il problema economico e politico del socialismo (1948)
► F. S. Merlino, Il problema economico e politico del Socialismo, a cura di A. Venturini, Milano, Longanesi, 1948, pp. 291.
Nel 1948 apparve, per i tipi dell’editore Longanesi, un libro postumo di Saverio Merlino, portato a compimento dall’autore intorno al 1923 ma rimasto poi a lungo inedito. Venturini, che ne era il curatore, gli pose il titolo Il problema economico e politico del socialismo. Il manoscritto era rimasto per anni nella carte conservate da Libero Merlino, il figlio che nella sua casa di Roma aveva ospitato nei suoi ultimi anni il vecchio internazionalista spentosi nel 1930 nel forzato silenzio imposto dal trionfante fascismo. Libero Merlino, per quanto avesse nel 1926 aderito al fascismo dopo essere stato un militante anarchico di un certo rilievo in gioventù, conservava per la memoria del padre affetto e rispetto, e per diverso tempo aveva meditato di pubblicare il manoscritto curandolo in prima persona. Verificata la difficoltà di mettere ordine nello scartafaccio lasciato dal padre, Libero affidò le carte a Venturini, convinto che solo lui potesse riuscire nell’impresa. Lo studioso bolognese, con un lavoro accurato lungo e paziente, seppe ricavarne un’opera organica che gettava nuova luce sul pensiero merliniano degli ultimi anni. Va segnalato che, a contratto già firmato, l’editore avanzò pretese che Venturini ritenne inaccettabili, e per un certo periodo sembrò che la pubblicazione del libro dovesse saltare, causando non poche amarezza e preoccupazioni al suo curatore.
Anarchismo e democrazia (1949)
-F.S. Merlino – E. Malatesta, Anarchismo e democrazia. Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista, Roma, Roma-Centro, 1949, pp. 47.
Nel 1949, edito dal Gruppo anarchico Roma-Centro (che ruotava attorno a Pier Carlo Masini, all’epoca redattore di «Umanità Nova»), esce il volumetto Anarchismo e democrazia, che raccoglie i documenti della celebre polemica tra Merlino e Malatesta, condotta su vari giornali per tutto l’arco del 1897, sulla partecipazione o meno degli anarchici alle elezioni e sulla forma politica che dovrebbe assumere la auspicata futura società libertaria. Si tratta di un dibattito di alto livello teorico che segna anche, come è noto, l’abbandono ufficiale del movimento anarchico da parte di Merlino. Il nome di Venturini non compare mai nel libro, ma possiamo oggi affermare – in base ad alcune lettere scambiate da Venturini con i suoi corrispondenti – che il suo contributo alla realizzazione del progetto editoriale, con la ricerca dei testi da pubblicare, fu di notevole rilievo.
Concezione critica del socialismo libertario (1957)
► A. Venturini, Prefazione in F.S.Merlino, Concezione critica del socialismo libertario, Firenze, La Nuova Italia, 1957, pp. 332. [Nota: la Prefazione appare firmata da entrambi i curatori del volume, cioè Aldo Venturini e Pier Carlo Masini, ma in effetti fu scritta solo dal primo (mentre si deve al solo Masini, anche se nel libro non è segnalato, l’importante Appendice II – La crisi del marxismo (Una polemica di fine secolo)].
Nei primi mesi del 1957 appare nelle librerie una nuova raccolta di scritti merliniani curata da Venturini, questa volta in collaborazione con Pier Carlo Masini. Il volume, dal titolo Concezione critica del socialismo libertario, pubblicato dalla casa editrice De Silva – La Nuova Italia nella prestigiosa collana “Maestri e compagni (Biblioteca di studi critici e morali)” diretta da Franco Antonicelli, raccoglie scritti degli anni 1889-1893, diversi dei quali apparsi sulla rivista belga «La Société Nouvelle» e mai prima tradotti in italiano. Sono gli ultimi anni trascorsi da Merlino in esilio all’estero, prima dell’arresto avvenuto al suo rientro clandestino a Napoli nel 1894. È in quel periodo che egli elabora una originale concezione dell’anarchismo che si caratterizza per una doppia critica. La prima, interna al movimento anarchico, è rivolta all’individualismo antiorganizzatore ma anche all’amorfismo e al semplicismo di settori che si richiamano all’anarco-comunismo di Kropotkin. La seconda tende alla confutazione della concezione marxista dell’economia fatta propria dalla socialdemocrazia (ma all’epoca accettata anche da gran parte degli anarchici, che del filosofo di Treviri si limitavano a respingere le concezioni in campo politico). La raccolta si apre con una Prefazione firmata da entrambi i curatori ma in realtà scritta da Venturini. In Appendice sono contenuti una utilissima (anche se oggi ormai datata) Bibliografia degli scritti di e su Merlino, e un importante saggio – anch’esso sottoscritto da entrambi i curatori ma in effetti redatto da Masini – dal titolo La crisi del marxismo (Una polemica di fine secolo). Il saggio di Masini per la prima volta documentava in modo puntuale il ruolo di Merlino come precursore e protagonista di primo piano di quella lontana “querelle”.
Il socialismo senza Marx (1974)
► A. Venturini, Avvertenza e Saverio Merlino (Profilo bio-bibliografico), in F.S.Merlino, Il socialismo senza Marx, Bologna, Massimiliano Boni, 1974, pp. 646.
Nel 1974 Venturini pubblica, presso l’editore Massimiliano Boni di Bologna, un nuovo volume di scritti merliniani di oltre 600 pagine, dal felice titolo Il socialismo senza Marx, con introduzione di Vittorio Frosini. Il sottotitolo, Studi e polemiche per una revisione della dottrina socialista (1897-1930), è indicativo del contenuto. In una Avvertenza iniziale Venturini, rivolgendosi ai lettori, ci tiene a precisare che non si tratta di “una comune antologia”. Il materiale raccolto “si compone di scritti ricavati da libri, opuscoli, riviste e altre pubblicazioni a cominciare dal 1897”, oltre ad alcuni scritti inediti. “Scelto e ordinato secondo un preciso disegno generale in cui abbiamo fuso insieme gl’indici delle principali opere del Merlino, ne è risultato un libro il quale, riunendo in modo organico il meglio di tali opere che sono il frutto della sua piena maturità, si propone di far conoscere il vario e molteplice pensiero del socialista italiano negli aspetti essenziali e vivi ancora oggi: anzi oggi, in tanta confusione di idee e decadenza di princìpi, più vivi che mai”. In questo libro, oltre ad altri scritti, sono riportati ampi brani dell’opera più importante di Merlino, Pro e contro il socialismo, apparsa nel 1897 e mai più ristampata fino a tempi relativamente recenti.
Alle origini del socialismo liberale (1980)
► A. Venturini, Francesco Saverio Merlino. Ritratto critico e biografico, in Id., Alle origini del socialismo liberale. Francesco Saverio Merlino, Bologna, Massimiliano Boni, 1983, pp. 175.
► Vedi anche la seconda parte del volume, di carattere antologico: Invito alla lettura. Pagine scelte di Francesco Saverio Merlino (pp. 71-175)
Nel 1984 esce, pubblicato dall’editore Boni, il saggio Alle origini del socialismo liberale. Francesco Saverio Merlino, scritto da Aldo Venturini dopo avere varcato la soglia degli ottant’anni. Non si tratta in questo caso di una antologia del tipo di quelle pubblicate in precedenza, quanto piuttosto di una introduzione alla lettura di Merlino. La prima parte, che occupa quasi la metà del libro, contiene un “ritratto critico e biografico” del pensatore napoletano scritto da Venturini. La seconda parte presenta una scelta di brani, in genere abbastanza brevi, che consentono al lettore di entrare in contatto diretto con alcuni nodi essenziali dell’elaborazione teorica merliniana. La tesi di fondo del libro, chiaramente espressa già nel titolo, è che il pensiero di Merlino sarebbe alle origini del socialismo liberale. Merlino vi appare come un precursore di Carlo Rosselli, a cui sarebbe legato da un nesso ideale, avendo sostenuto a fine Ottocento delle tesi che sarebbero state riprese circa trent’anni dopo dall’autore di Socialismo liberale. È una connessione a cui aveva accennato anche Pier Carlo Masini (e che verrà ripresa, almeno in parte, da Giampietro Berti nella sua biografia di Merlino), ma che trova nell’ultimo saggio di Venturini una più decisa ed esplicita affermazione.